venerdì 22 maggio 2020

RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE DURANTE LA PANDEMIA COVID-19

Presentiamo di seguito le linee guida di European Resuscitation Council (ERC) riguardanti l'adeguamento delle procedure di rianimazione cardiopolmonare durante la pandemia da COVID-19 con integrazioni apportate da Italian Resuscitation Council (IRC) per adattarle al contesto Nazionale e locale.


Per una completa lettura clicca qui sotto

Per quanto riguarda il BLS-D (adulto) e PBLS-D (pediatrico) per operatore laico, ovvero il comune cittadino che ha frequentato per esempio uno dei nostri corsi di 5 ore, in sostanza sono stati rivisti alcuni punti che riportiamo di seguito.


NB: PRIMA DI INTERVENIRE SI RACCOMANDA DI INDOSSARE LA MASCHERINA E POSSIBILMENTE I GUANTI.


BLS-D 
  • Per valutare la coscienza ci si posiziona a lato della vittima all'altezza del bacino e si scuote afferrandola dalle anche.
  • Per valutare il respiro si rimane nella stessa posizione e si osserva il torace e l'addome alla ricerca di eventuali movimenti.
  • NON aprire le vie aeree e non posizionare il viso vicino alla bocca e naso della vittima.
  • Posizionare una mascherina o un qualsiasi panno su bocca e naso della vittima prima di iniziare le compressioni toraciche esterne (CTE) e/o la defibrillazione.
  • Seguire le istruzioni fornite al telefono dalla centrale operativa 112/118.
  • Al termine del soccorso lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone e/o disinfettante con gel idroalcolico e rivolgersi alle autorità sanitarie locali per chiedere informazioni sullo screening da effettuare dopo essere stati in contatto con una persona con sospetta o confermata Covid-19.

PBLS-D

Premessa:
Nel bambino dove le cause di arresto cardiaco frequentemente sono su base respiratoria, viene consigliata una valutazione del rischio. 
In circa il 70% degli arresti cardiaci pediatrici extraospedalieri, i primi soccorritori sono probabilmente membri della famiglia e perciò, qualora il bambino sia infetto, saranno già stati esposti precedentemente al SARS-CoV-2. Nel 30% degli altri casi, il rischio di infettarsi viene considerato molto meno importante del potenziale beneficio per il bambino. Quindi è meglio agire.
  • Verificare lo stato di coscienza: in un bimbo che non risponde, procedere a valutare il respiro visivamente (sollevamento del torace) e, in via opzionale, posizionando una mano sull’addome. Se necessario, avvicinare il proprio volto a quello della vittima per percepire rumori respiratori.
  • Considerata l’eziologia prevalentemente asfittica dell’arresto cardiaco in età pediatrica, IRC raccomanda fortemente di eseguire le ventilazioni di soccorso in tutti i bambini in arresto cardiaco, soprattutto da parte dei familiari e di soccorritori già esposti alla vittima.  In attesa di evidenze certe, i soccorritori occasionali e i primi soccorritori dovrebbero essere incoraggiati dall’operatore di centrale operativa ad eseguire almeno le sole compressioni in attesa dell’arrivo degli operatori sanitari. A meno che non sia probabile un’origine cardiaca (“collasso improvviso testimoniato”), i soccorritori che siano disposti e in grado di farlo dovrebbero anche aprire le vie aeree e praticare le ventilazioni di soccorso, come previsto dalle Linee Guida del 2015, tenendo presente che tale manovra può aumentare il rischio di infezione (se il bambino è affetto da COVID-19) ma può anche migliorare significativamente la prognosi della vittima
  • Seguire le istruzioni fornite al telefono dalla centrale operativa 112/118.
  • Al termine del soccorso lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone e/o disinfettante con gel idroalcolico e rivolgersi alle autorità sanitarie locali per chiedere informazioni sullo screening da effettuare dopo essere stati in contatto con una persona con sospetta o confermata Covid-19.

OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO NEL BAMBINO
  • A prescindere dal presunto stato COVID-19, restano valide le attuali linee guida sulla gestione dell’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. Spesso i soccorritori prestano già cure abituali o sono familiari conviventi del bambino, perciò avranno solo un limitato rischio aggiuntivo. Nei casi in cui la tosse è considerata ancora efficace, gli astanti o i soccorritori dovranno incentivarla, pur mantenendo una distanza adeguata. Non bisogna applicare la mascherina chirurgica al bambino in questa fase. Gli astanti dovrebbero attivare il servizio d’emergenza precocemente, in particolare se la tosse sembra diventare inefficace.


ANNEGAMENTO
  • Se disponibili, il soccorritore deve indossare almeno una mascherina chirurgica o analoga, occhiali (anche da nuoto) e guanti. Se disponibile, poggiare almeno inizialmente una mascherina chirurgica o analoga (o un panno/asciugamano) sul volto della vittima senza ostruirne bocca e naso.
  • Se la vittima è in arresto cardiaco, iniziare la rianimazione per laici come descritto nella sezione BLS allertando precocemente il sistema di emergenza medica e rimanendo in contatto con l’operatore di centrale, eseguendo le sole compressioni toraciche, facendo prendere e applicando un DAE se disponibile.